Se siete amanti della natura, dei paesini immersi nel verde, della quiete, di quella suggestione emotiva che solo la natura è in grado di restituire, allora questa breve guida è quella che fa al caso vostro!

Scheggino (PG)
Ci troviamo in un piccolo borgo dell’Umbria di soli 451 abitanti e a primo impatto sembra di essere in una fiaba. Il fiume Nera che scorre ai suoi piedi, e bacia le case del paese, rende l’atmosfera ancora più magica e suggestiva.
L’intero borgo si percorre esclusivamente a piedi e grazie a questo il visitatore gode a pieno di vicoli e viuzze. É un posto ricco d’arte, come gli affreschi cinquecenteschi situati nell’abside nella chiesa di San Nicola. Sono raggiungibili a piedi, tramite un sentiero con vista panoramica in cima alla montagna, anche i ruderi di quello che è il Castello di Scheggino.
L’ultima domenica del mese c’è il mercatino per le vie del borgo, dove è possibile apprezzare le manifatture di antiche tradizioni.
Tra le mete limitrofe che si possono raggiungere c’è senza dubbio Spoleto, che dista solo pochi minuti e Ferentillo situato in Valnerina, un piccolo paese conosciuto anche come Il paese delle mummie. Questo perché c’è il Cripta, il museo delle mummie che contiene i corpi mummificati di alcuni abitanti del paese ed è possibile visitarlo.


Rasiglia, Foligno (PG)
Conosciuta come La piccola Venezia, o Borgo dei ruscelli, per via dell’acqua che scorre ai piedi del borgo. La stessa che ha favorito la nascita di una manifattura tessile territoriale già dal medioevo. Si sfruttava l’energia generata dell’acqua per muovere i telai, che potete trovare ancora oggi nei piccoli laboratori, pienamente funzionanti. L’acqua che scorre ai piedi del borgo arriva dal fiume Menotre, che si canalizza e si intreccia alle tante piccole cascate che percorrono tutto il borgo.
Rasiglia è sicuramente una meta apprezzata maggiormente in estate, ma non perde il suo fascino nella stagione invernale. In particolar modo nel periodo natalizio quando viene allestito nel paese il presepe vivente nel quale i figuranti indossano antichi abiti del ‘900. Sempre in questa occasione vengono aperte le case degli artigiani per mostrare ai visitatori le rappresentazioni storiche dei mestieri e degli strumenti di lavoro dei tempi, gelosamente conservati.


La Verna (AR)
Situato poco distante dai Chiusi della Verna, sull’Appennino Toscano si erge il santuario di San Francesco. Nel 1224, infatti, il santo si ritira proprio qui per un periodo di preghiera di silenzio.
Il luogo, immerso in un’atmosfera di fogliame e silenzio, gode di una vista mozzafiato e di una luce quasi soprannaturale.
È possibile visitare la Cappella di Santa Maria degli Angeli, dalle dimensioni piccolissime e, secondo gli scritti, sembra essere questo il primo stabile dell’intero santuario.
All’interno della Basilica Maggiore si ha accesso alla Cappella delle Reliquie di San Francesco, dove chiuso in una teca si trova il saio del santo.
Nel grande complesso del sito, per arrivare alle varie strutture si deve percorrere un lungo corridoio, denominato Corridoio delle stimmate, dove a sinistra immersi nel verde ci sono altri luoghi di preghiera, mentre a destra troviamo affrescati 18 grandi riquadri che raccontano alcuni episodi della vita del santo.
Il luogo che più di tutti viene preso “d’assalto” dai visitatori è il letto di San Francesco: si tratta di una piccolissima grotta, che si riesce a raggiungere un massimo di 2 persone alla volta, incastrata tra le rocce, dove lo stesso si stendeva sulla pietra nuda a riposare. Qui che è dove si respira l’anima di San Francesco, è possibile trovare le tante preghiere dei fedeli devoti al santo.


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