Cantine Florio: l’Italia e il vino

Quando la storia d’Italia si interseca con quella di una famiglia, nasce una timeline ricca di memorie storiche, culturali ed enologiche.

Non è desueto parlare dell’Italia e del suo stretto e interdipendente rapporto con la cultura vinicola, già presente al tempo degli Etruschi e dei Romani. Ma c’è una particolare storia di vino e d’Italia che merita di essere ricordata!

Scopriamo le Cantine Florio, tra le più affermate nella terra Siciliana, e la storia dei leoni di Sicilia.

Come tutto ebbe inizio

Pensando a Marsala, comune siciliano in provincia di Trapani, il pensiero non può che andare al tipico liquore che caratterizza l’omonima città, il Marsala.

Un vino particolarmente dolce, liquoroso e caldo, che gli Inglesi iniziano a produrre mossi dalla volontà di conservare il vino durante le traversate fino ai porti inglesi. Nello specifico il commerciante Woodhouse fatta questa scoperta decise di aprire un suo stabilimento in Sicilia, e così nacque anche quello di Ingham.

Ad interrompere l’egemonia Inglese sulla produzione di Marsala fu Vincenzo Florio che nel 1832 acquisì un baglio vicino il mare a Marsala e l’anno dopo fondò le Cantine Florio, insediandosi nel mercato saturo del liquore fino a divenirne leader e superare la produzione dei bagli limitrofi di Ingham e di Woodhouse nel corso dei 20 anni successivi.

Immagine pubblicitaria per il marsala Florio disegnata da Jean d’Ylen nel 1920

Storia d’Italia e storia di una famiglia

Un imprenditore visionario e poliedrico, che ha saputo trasformare la sua intuizione in un impero trasversale, contribuendo alla realizzazione della Sicilia moderna.

La storia di questa famiglia, nel 1860 si interseca con quella dell’Unità d’Italia, quando Garibaldi in uno dei momenti più decisivi della spedizione dei Mille, sbarca a Marsala e fa visita alle Cantine Florio.

A questa storica personalità fu dedicata una particolare variante del classico marsala “Il Garibaldi Superiore”, che però attualmente non è più prodotta.

Ma la fama della famiglia Florio ha origini più remote. Vediamo nel dettaglio!

I Florio sono una famiglia originaria di Bagnara Calabra, che dopo il terremoto del 1783 si trasferisce in Sicilia e da quel momento contribuisce alla prosperità e alla crescita di quella terra. Dapprima il loro business era incentrato sulle tonnare per poi diversificarsi attraverso produzioni di tabacco, marsala, cognac e nei trasporti navali che collegavano la regione persino con l’America. Il patrimonio di famiglia passò di generazione in generazione fino a giungere ad Ignazio Florio nei primi del ‘900, il quale sposa una delle donne intorno cui ruotava tutta la mondanità dell’epoca: Franca Notarbartolo di S. Giuliano.

Molteplici però le disgrazie che colpirono questa famiglia, dalle morti dei figli dei due coniugi in questione, alla fine del loro impero. Una ricchezza che man mano si sgretolò a causa soprattutto della Prima Guerra Mondiale, e delle conseguenti ripercussioni sul commercio e sulle industrie, con conseguenti prezzi elevatissimi delle tasse e scioperi della classe operaia.

Negli anni la cantina, ormai di proprietà del gruppo Illva S.p.a, ha subìto numerosi restyling e ha modernizzato anche i km di cantine che la compongono. Viene costruito un percorso sensoriale ad hoc per i visitatori, per ripercorrere la storia dell’azienda anche tramite le più famose pubblicità illustrate degli anni trenta del novecento.

Immagine dell’interno della cantina Florio, www.duca.it

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