Il movimento preraffaellita raccontato attraverso il linguaggio di 24 artisti contemporanei, in una mostra titolata: Eternally Pre-Raphaelite, allestita presso la Von Buren Contemporary Gallery.

L’arte della reviviscenza contemporanea
“Guarda i preraffaelliti: hanno acceso una piccola fiamma, che nonostante tutto ancora sta bruciando”
Marcel Duchamp
La citazione di Marcel Duchamp enunciata durante un’intervista nel 1966 con Pierre Cabanne non può che essere perfetta per sottolineare l’immortalità e il sentimento d’eterno ritorno di cui l’arte preraffaellita si fa portatrice.
Eternally Pre-Raphaelite è nel suo complesso un grande revival allestito tra le sale della Von Buren Contemporary Gallery fino al 31 gennaio scorso.
Con la mostra si intende raccontare la brotherhood preraffaellita, in chiave contemporanea, sfruttando l’arte della reviviscenza per contrastare gli spiriti distruttivi di un tempo pervaso da consumismo, globalizzazione e cecità della bellezza, che risiede anche nella natura, nel suo significato più ampio.
Il preraffaellismo da cui prende nome l’esposizione, nasce e germina a metà del diciannovesimo secolo, in una Londra dell’età Vittoriana (1837-1901) grigia e impegnata nello sviluppo industriale. Le città si popolano di persone, ma anche di fumo a causa delle fabbriche.
Razionalismo, accademismo e utilitarismo sono più lontani che mai da quel gruppo di artisti che compongono la confraternita. Rossetti, Hunt, e Millais nel 1848 fondano ufficialmente il movimento Preraffaellita.
L’arte di questo movimento è innovativa, così come suggerisce il nome “prima di Raffaello”.
Emerge l’esigenza di distanziarsi dall’accademia, con l’obiettivo di svelare la bellezza celata attraverso i simboli.
L’ispirazione per i soggetti da ritrarre viene presa da alcuni letterati contemporanei, da Dante o dai protagonisti di vicende Bibliche, ma anche dalla letteratura Medievale.
Scegliere la /re·vi·vi·scèn·za/ comporta un’interruzione dello scorrimento del tempo ordinario e storico in favore di un non luogo e di un non tempo. L’eterno che si fa spazio in una pittura a tratti malinconica ma ricca di “corrispondenze“. Il passato è legato al presente, così come il futuro. Nel passato che i Preraffaelliti scelgono di dipingere risiedeva un’armonia, la stessa che si aspira riportare nei tempi a loro contemporanei.
Su questa linea di pensiero i 24 artisti contemporanei, tramite il recupero dei mezzi espressivi e delle tecniche del passato, scelgono di rivolgersi ad un’umanità sensibile, come sottolinea Laura Falqui nel testo di presentazione della mostra.
Per questa ragione le sale della galleria si adornano di fotografie, sculture, dipinti, tessuti e gioielli, i quali si intersecano con le poesie delle più grandi personalità femminili del gruppo ottocentesco.
Di seguito alcune delle opere presenti nella mostra.




Donne nell’arte preraffaellita
Donne, sorelle, amanti e muse ispiratrici. Protagoniste sulla tela, nel letto ma anche dietro l’arte. Christina Rossetti, poetessa e sorella di Dante Gabriel Rossetti ed Elizabeth Siddal, artista, musa e amante di Rossetti, fondatore del movimento.
Queste sono le più celebri donne che hanno vissuto, respirato e preso ispirazione dall’arte preraffaellita, facendola propria. Artiste talvolta oscurate dalla fama dei loro fratelli o dei loro amanti, limitate nell’arte e nella vita a causa del loro genere.
La sorpresa che si ha giungendo nella galleria d’arte che ospita i lavori di questi artisti contemporanei è che per ogni opera è stato accostato uno scritto di queste donne, omaggiandole e rinnovando il loro ruolo con un piccolo gesto che porta ad una grande riflessione sulle differenze di genere anche nel mondo dell’arte.
Eternally Pre-Raphaelite mette in risalto le molteplici connessioni che si intrecciano nell’arte, ma più in generale nella realtà. Opere che coinvolgono i sensi e creano spazio per far crescere quelle foglie verdi -o novelle fronde- a cui la stessa Lizzie Siddal si riferisce in una delle sue poesie.
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Tutto molto contemporaneo…. complimenti 😉
Grazie mille!
ma grazie infinite ente per questo bellissimo articolo!!
Michele von Buren, Gallerista di Von Buren Contemporary
Grazie a voi per la bellissima mostra!