Questo non sarà un classico articolo, ma sarà una mia personale riflessione su una patologia ancora poco conosciuta, che spero possa far riflettere anche altre persone.

Dolori forti durante le mestruazioni, dolori durante i rapporti, svenimenti ed emorragie sono solo alcuni dei sintomi che ho sempre avuto, da quando a 12 anni ho avuto la prima mestruazione.
Nessuno si è mai posto il dubbio se potesse essere normale o meno, perché purtroppo ci hanno convinto che fosse questa la normalità. Nemmeno la mia ginecologa si è mai fatta molte domande.
A giugno 2021 però, ho iniziato ad avere forti dolori alle ovaie e con l’ecografia ho scoperto una cisti ovarica di 6 cm, che andava tolta.
Incontro il chirurgo, ginecologo con cui ad oggi sono in cura, e nel giro di poco ospedalizzazione e operazione. A dicembre 2021, grazie all’intervento, ho la mia diagnosi di endometriosi e qualche mese dopo quella di adenomiosi, all’età di 22 anni.
Ad oggi mi domando, se non avessi avuto quella cisti quando l’avrei scoperto? E questa domanda me la faccio ogni volta che sento i racconti di amiche e conoscenti che lamentano sintomi simili ai miei, ma che si sentono dire, magari dai dottori stessi, che basta prendere la pillola per stare meglio.
L’endometriosi è una malattia subdola, dolorosa, non curabile, che può coinvolgere non solo utero e ovaie, ma anche ad esempio polmoni, intestino e vescica.
E come si reagisce alla diagnosi?
Ammetto di essere stata presa dal panico quando l’ho scoperto, ma al tempo stesso ho tirato un sospiro di sollievo: finalmente tutti i miei sintomi avevano un nome. Vorrei poter dire che finalmente potevo curarmi, ma come ho già detto non esiste una cura, bensì esistono terapie. Io sono in terapia con una pillola continuativa da febbraio, quindi quasi un anno di amenorrea, cioè assenza di mestruazioni. Sicuramente posso dire di stare meglio dal punto di vista fisico, ma non posso negare che dal punto di vista psicologico è pesante.
È pesante quando senti le persone intorno a te parlarne e tu sei esclusa dal discorso.
È pesante quando senti meno la tua femminilità.
È pesante quando ti senti in difetto.
È pesante quando ti dicono “beata te”.
E non è pesante solo in questi casi.
È pesante anche quando i momenti di intimità diventano difficoltosi e devi sperare di avere vicino qualcuno che ti ami davvero.
È pesante quando ti guardi allo specchio e vedi qualcosa che non ti piace: il tuo corpo che non ti piace. L’endo-belly tanto odiata.
Ed è pesante anche quando pensi a un’ipotetica gravidanza, che non sai se riuscirai ad avere.
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