PRIMO ATTO: il sogno di due ragazze

Irene e Cristina sono due giovani ragazze, colleghe di università, che alla fine del 2021 decidono di intraprendere un percorso imprenditoriale fondando il loro brand di borse Primo Atto. Ci hanno raccontato come nasce il progetto, quali sono le difficoltà che riscontrano maggiormente, ma anche la loro fase preferita: quella della comunicazione sui social.

Irene e Cristina con La Prima

Ciao ragazze, ci raccontate di come e quando nasce il vostro brand?

Primo Atto nasce alla fine del 2021, da un incontro di idee e dalla voglia di metterci alla prova. Siamo due ragazze, colleghe di università ed un anno fa abbiamo deciso di creare un prodotto che rispecchiasse il nostro stile, dalle linee semplici e pulite, e così nasce La Prima, una borsa dai toni minimal e senza tempo.

Da dove arriva il nome Primo Atto?

Volevamo che il nome del nostro brand esprimesse due concetti fondamentali: da una parte volevamo che comunicasse l’italianità dei nostri prodotti e l’amore che entrambe abbiamo per l’arte in generale.
In secondo luogo il nome esprime anche la nostra entrata in scena, per così dire, la nostra prima esperienza in ambito imprenditoriale.

Come si svolge il vostro processo creativo?

Il processo creativo in realtà è sempre in azione! Ci vediamo molto spesso per cui ogni volta che possiamo ci confrontiamo sulle prossime mosse da fare e sulle nostre idee.
Prima di tutto comunque seguiamo e creiamo secondo il nostro gusto personale, cercando sempre di realizzare uno stile che combini la moda attuale con un design che possa essere riconoscibile come unico ed effettivamente nostro.

Quali sono le difficoltà che riscontrate maggiormente nel portare avanti da sole il progetto?

Ci sono aspetti di questo lavoro che nessuno ti insegna e per cui bisogna un po’ arrangiarsi, tra questi sicuramente la parte amministrativa che ancora adesso è quella più difficile. Questo soprattutto perché abbiamo creato il brand da 0 curando ogni dettaglio di esso e l’aspetto gestionale è stato quello più problematico proprio perché non eravamo (e non siamo tutt’ora) a conoscenza delle varie sfaccettature di questa materia.

Parlando invece degli aspetti positivi, qual è l’attività che preferite svolgere nel processo di creazione e comunicazione del prodotto?

Sicuramente gestire appunto tutta la parte comunicativa del brand.
Come piattaforma principale per farci conoscere abbiamo scelto Instagram per cui abbiamo fatto della componente visiva la strategia principale per comunicare primo atto. È anche l’aspetto del nostro lavoro su cui siamo più sicure avendo entrambe un background di studi di comunicazione di moda.

Le vostre borse sono realizzate a mano e hanno un design ben definito. Per quanto riguarda i colori invece, come scegliete la palette da utilizzare?

La palette viene scelta in base a due fattori: i trend di stagione e il nostro gusto.
Cerchiamo comunque di avere sempre una certa coerenza nella scelta dei colori delle collezioni. Prediligiamo sicuramente delle palette che non rappresentino per forza una sola stagionalità e dei toni dalla bassa intensità cromatica, così da rendere le borse il più versatili possibile nei loro abbinamenti.
C’è anche tutto l’aspetto dei fornitori che influenza la selezione. Le pelli che utilizziamo per creare le nostre borse sono Made in Italy per cui dobbiamo decidere i colori in base al campionario che il nostro fornitore ci mette a disposizione e la selezione in questo modo è meno ampia, ma sappiamo dall’altra parte di lavorare con del materiale di qualità per cui la nostra è una scelta ponderata.

Art by @ilarieec

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