In occasione della giornata mondiale dell’ambiente Connectionmag. pone l’attenzione su un’artista le cui opere sono legate alla sostenibilità: Michelangelo Pistoletto.
Nella giornata mondiale dedicata all’ambiente crediamo nell’importanza di suscitare interesse e collaborazione in tutte le anime che compongono il panorama contemporaneo, in quanto ogni piccola connessione può portare a trasformazioni più grandi.
Scopriamo di più riguardo a un’artista fortemente legato a queste riflessioni.

Michelangelo Olivero Pistoletto nasce a Biella nel 1933, figlio di Ettore Pistoletto, pittore della Val di Susa, il cui legame e amore per la natura lo ispirano e guidano per tutto il suo percorso artistico.
Pistoletto segue le orme del padre e sperimenta diverse forme artistiche prediligendo poi il movimento dell’arte povera. Questione di famiglia, direbbe qualcuno, ma l’artista ad oggi conta quasi quarant’anni d’arte e novanta di vita, in cui si è impegnato nel suo scopo di sensibilizzare e istruire attraverso il linguaggio artistico collettivo.
L’arte diviene mezzo a disposizione dell’artista, tanto di formazione quanto di creazione.
Fin dagli albori del suo percorso artistico Pistoletto si analizza e si sperimenta. Il punto di partenza sembra essere sempre introspettivo (vedi Quadri Specchianti); studia la propria identità pervasa da molteplici contrapposizioni, per giungere ad uno stato di equilibrio e coesistenza delle stesse.
Il medesimo processo deve essere applicato alla società, che deve avere come punto d’arrivo l’interconnessione e la collaborazione dei singoli individui a formare un unicum migliore di quello attuale dominato dall’artificio e dal consumismo.
Particolarmente rilevante è il “Terzo Paradiso“, opera manifesto di Pistoletto presentata in occasione della sua laurea ad honorem in Scienze Politiche nel 2003. Il Terzo Paradiso, reso graficamente tramite il simbolo matematico dell’infinito, rappresenta i due opposti, la natura e l’artificio, antinomie in essere nella contemporaneità, riunite da un anello posto nel mezzo come simbolo di una nuova fase dell’umanità connessa e cosciente.
Speranza, positività e attivismo sono le caratteristiche che possiamo cogliere tramite le opere dell’artista particolarmente sensibile alle tematiche del riciclo e della sostenibilità.

Città dell’arte-Fondazione Pistoletto situata a Biella, la città natale dell’artista, è il luogo di incontro, riflessione ed elaborazione di interessanti spunti di responsabilità individuale e sociale attraverso laboratori e attività con professionisti, associazioni ed istituzioni, anche in accordo con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
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