Dal 17 al 21 febbraio 2023 le passerelle Londinesi si sono popolate in occasione della Fashion Week Autunno/Inverno 2023/24.
Dopo la precedente edizione di settembre 2022, scossa dal lutto nazionale della Regina Elisabetta II, la London Fashion Week torna alla carica tra britishness, omaggi alla “regina del punk” e uno sguardo all’Ucraina.
Infatti, per sottolineare quello che è lo spirito e lo stile britannico, senza patriottismi o autocelebrazioni, il British Fashion Council aveva annunciato che quest’edizione della fashion week mirava a ricordare Vivianne Westwood. Una donna che ha rivoluzionato l’industria della moda, disseminando novità e anticonformismo che hanno alimentato la nascita e la diffusione dello stile punk.
Non solo moda nazionale, come enunciato sulle piattaforme del BFC, infatti oggi saranno presentate live a Londra le collezioni di alcuni designer Ucraini. L’idea di fondo è di supportare questi talenti emergenti, grazie all’iniziativa Support Ukrainian Fashion. Creazioni di moda che al contempo esprimono resilienza e speranza per un futuro pacifico.
La manifestazione ha accolto nel complesso 127 marchi, con 104 appuntamenti fisici e 41 digitali.
Scopriamo insieme la selezione che abbiamo fatto di alcuni dei brand più significativi della settimana della moda a Londra!
DAVID KOMA
David Koma si è ispirato a Marlene Dietrich, attrice tedesca dei primi anni del ventesimo secolo. L’icona che Koma celebra è caratterizzata da uno stile androgino, che è stato portato in scena all’11esimo piano di Wood street. Il designer ha fatto una ricerca tra le tendenze dagli anni ’30 agli anni ’60, mixandole per vestire la sua donna moderna ideale! Rosso, nero e bianco dominano la scena su abiti seducenti cut out e tuxedo dai tagli asimmetrici. Il sentimento che emerge è quello di una fusione del guardaroba da sera maschile e femminile, dove camicie e cravatte vengono abbinate a labbra rosse, pettinature ultra laccate e tessuti in vinile. Il fumo delle sigarette della Dietrich scende in passerella e la reference viene riportata su una giacca over con la scritta Marlboro.



SIMONE ROCHA
Simone Rocha racconta un romanticismo influenzato dalla festività gaelica Lughnasadh, che celebra il raccolto. In sottofondo un organo accompagna la sfilata nella sala principale della Central Hall Westminster con una melodia drammatica. Sulla scia della festività celtica che omaggia la terra e la vita rurale, la designer fa sfilare la rafia, che si distingue e si accosta a fiocchi romantici presenti sulla maggioranza degli abiti che giunge in passerella. Interessante è la contaminazione tra le origini Irlandesi della stilista e le sue creazioni; sembra quasi che il grano diventi esso stesso protagonista della scena. Simone gioca dunque con i contrasti: troviamo trasparenze, merletti e ricami, tra pantaloni morbidi e gonne a palloncino in tulle, colori della terra e black dress romantici.



NENSI DOJAKA
Nensi Dojaka ha scelto l’evoluzione dei capi lingerie che aveva portato nel guardaroba di tutti i giorni. Durante la London Fashion Week infatti, la collezione presentata non riguarda solo abiti e body, ma anche differenti leggings svasati sulla caviglia che hanno catturato la nostra attenzione. La designer di origine albanese però ci ha stupiti – come le precedenti volte – con le sue trasparenze. In particolare risalta l’abito cut-out rosso indossato da Maria Carla Boscono, la quale sfila perfettamente a suo agio realizzando il desiderio della designer di sensuale leggerezza, ottenuta con tessuti e tagli degli stessi. Abiti che abbracciano il corpo della donna in tutte le sue forme.



BURBERRY
Il debutto che tutti aspettavano durante le sfilate di Londra: Daniel Lee e la sua nuova direzione creativa di Burberry. Si è percepita la voglia di andare avanti (prorsum, se vogliamo riferirci all’iconico logo) e rinfrescare la maison già a partire dalla prima campagna adv e dal refresh che ha subìto il logo Burberry, ripescato dall’archivio e attualizzato. Lee punta sulla comunicazione nelle sue diverse sfumature, soprattutto quelle visuali e lo fa anche attraverso colori brillanti come il giallo, il blu, il verde ed il viola, colorazioni che aprono le danze alla sfilata per poi ripresentarsi a conclusione della stessa. È stato sorprendente osservare come la fantasia tartan, le stampe logo e le rose applicate su calzature ed abiti adornassero abiti dai tagli più o meno classici. Sarebbe un errore omettere le pellicce e le piume che sbucano da borse, scarpe o addirittura cappelli.



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