Dalla Metaverse Fashion Week al modaverso, attraverso benefici e perplessità del digitale in relazione al futuro del Fashion System.

La MVFW 2023 è iniziata il 28 marzo e si conclude oggi 31 marzo 2023, sulla piattaforma Decentraland. Alla manifestazione hanno partecipato più di 60 brands, designers e artisti di ogni genere, i quali si sono intrattenuti tra sfilate ed altre esperienze immersive.
Immaginare l’ultima tappa delle fashion week totalmente in digitale, fa domandare circa il rapporto che intercorre tra moda e metaverso. Facciamo però un passo indietro, cos’è il tanto discusso metaverso?
Metaverso, la cui etimologia greca presuppone il mutamento e la trasformazione, non è un termine nuovo ma emerse già a partire dagli anni ’80 e ’90 con i videogiochi di ruolo e le prime comunità online; per poi essere definito la prima volta nel romanzo Snow crash di N. Stephenson.
“Niente di tutto ciò che compone il metaverso è tangibile.” Con questa descrizione Neal Stephenson delinea l’ambientazione che fa da sfondo al suo romanzo. L’autore crea, forse inconsapevolmente, un’apertura su un altro possibile mondo, anzi una pluralità di mondi, che simulano quella che il senso comune identifica come “realtà”.
Potremmo definire a grandi linee l’ambiente in questione come un mondo totalmente virtuale, in cui le persone possono vivere ed interagire reciprocamente. Gli avatar entrano in contatto tanto con la community quanto con il mondo che hanno la possibilità di plasmare secondo i propri desideri. La particolarità del metaverso è che l’uomo ha totale libertà nello scegliere di essere chiunque esso desideri!

In un’epoca in cui la tendenza è l‘onlife, parola coniata dal filosofo L. Floridi, che identifica l’incontro e la coesistenza del fisico con il digitale, l’uomo ha necessità di esprimersi e di creare connessioni. Così l’industria della moda, come altri settori, ha colto il grande potenziale che il virtuale ha da offrire, in termini di visibilità, accessibilità, engagement della community, ma anche sostenibilità.
Se volessimo stilare una lista degli effetti benefici che questa tendenza porta con sé, potremmo individuare la grande innovazione che il metaverso e gli NFT hanno portato nel marketing dei grandi colossi della moda e del lusso. Infatti questi hanno sfruttato i canali in questione per rafforzare la brand awareness e l’engagement, ricorrendo anche alla sfera del gaming con differenti personalizzazioni.
Potremmo continuare soffermandoci sui benefici del mondo digitale in termini di sostenibilità ed eticità, in quanto intere collezioni vengono dapprima realizzate attraverso rendering digitali per poi essere successivamente prodotte in quantità limitata a secondo dell’offerta che il mercato richiede.
I pensieri enunciati finora concernono una certa positività e possibilità del mondo digitale. Nel panorama post-moderno però, molti studiosi, nello specifico sociologi, si interrogano sulla reale funzionalità e fattibilità a lungo termine di queste piattaforme che desiderano colmare la solitudine e l’intimità dell’individuo, una volta spazi inviolabili, entrando tra le mura domestiche per creare invece un nuovo spazio mediato e mai privato.
Non ci resta dunque che domandarci quale sarà il futuro dell’industria della moda e se esso sarà all’interno del metaverso.
Il modaverso sarà il futuro dell’industria della moda o rimarrà solo una passeggera tendenza destinata a rimanere al confine con l’Onlife?
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